Esteso per 15.000 ettari tra le due vie consolari a nord di Roma, la Flaminia e la Cassia, il Parco di Veio è un polmone verde che custodisce meraviglie storiche, culturali e naturalistiche.
Il territorio del Parco è estremamente diversificato e il suo aspetto, modellato nei secoli dalla natura e dalla presenza umana, conserva le tracce delle diverse fasi storiche. Curiosità
Cuore del territorio etrusco, conquistato dai romani, si trasforma nel corso del Medioevo in zona rurale di cui ancora sono testimonianza i casali delle vaste tenute agricole che costellano il paesaggio.
Il Parco offre una estesa rete di sentieri (99 km), pedonali e ciclabili, con possibilità di scelta dell’itinerario più adatto ad ogni esigenza.
Passeggiando si attraversano ampi pianori, coltivati o dedicati all’allevamento di bovini e cavalli, che si alternano a boschi misti animati da forre, vertiginose cavità scavate dal fiume.
Il territorio del Parco è inoltre a sua volta circondato da altre aree verdi - Riserva Naturale dell’Insugherata, Parco Naturale di Bracciano – Martignano e il Parco Naturale della Valle del Treja - che nel loro insieme creano una cintura protettiva a tutela della biodiversità.
All’interno del Parco infatti si trova un vero patrimonio ambientale: sono state censite 145 specie di animali e più di 700 varietà floristiche.
Molte di queste aree agricole o a pascolo, si sono preservate anche grazie agli usi civici, una norma di diritto antico che attribuisce alle comunità locali la gestione collettiva delle risorse naturali e la custodia dei paesaggi
Da non perdere
- Valle del Cremera – Sorbo
Ideale per gli amanti delle passeggiate a piedi o cavallo, questa verde valle, all’interno del Parco di Veio, offre scenari davvero incantevoli.
Caratterizzata da canaloni di tufo scavati dal fiume Cremera, l’area è stata inserita tra i Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e designata Zona Speciale di Conservazione (ZSC) per il particolare valore naturalistico e ambientale. - Fosso della Mola di Formello prende il nome da un mulino per il grano ad acqua costruito sfruttando la presenza di una cascata, nel 1300, dalla famiglia Orsini. La mola divenne poi proprietà del Comune ed è rimasta in funzione fino agli anni '50. Oggi è ancora visibile e facilmente raggiungibile a piedi con un breve sentiero che parte dal centro di Formello.
- Santuario del Sorbo
Sulle rovine del Castello del Sorbo, di cui sono visibili alcuni resti nei pressi del piazzale davanti alla chiesa, dopo una leggendaria apparizione, gli Orsini, allora proprietari del Feudo di Formello, finanziarono la costruzione di un Santuario dedicato alla Madonna. Sull’ingresso della chiesa è riportata la data di conclusione dei lavori 1487.
Il complesso architettonico è immerso nella natura e le eleganti strutture rinascimentali sono ancora ben conservate. Numerosi gli affreschi custoditi nella chiesa ma anche in alcuni ambienti del convento. - Area archeologica antica città di Veio
In prossimità del Borgo di Isola Farnese, si trovano i resti di Veio, importante centro della civiltà etrusca. Tra i monumenti principali spicca il Santuario di Portonaccio, dedicato a Minerva, circondato da mura con un altare al centro e una vasca per l’acqua utilizzata per scopi rituali.
Tutto intorno diverse tombe, tra cui la Tomba dei Leoni Ruggenti e la Tomba delle Anatre che conservano tra i più antichi dipinti parietali etruschi.