Uno scrigno di biodiversità a 40 chilometri da Roma. Passeggiate a piedi, gite in battello e visite museali per un’immersione nell’ecosistema dei fiumi Tevere e Farfa.
La Riserva Naturale Regionale Nazzano Tevere - Farfa, si estende a monte della centrale idroelettrica Enel di Nazzano, e comprende il tratto di fiume Tevere che va dalla centrale stessa fino al monte di Poggio Mirteto e lungo il corso del fiume Farfa fino al ponte di Granica. Dalla costruzione di una diga sul fiume negli anni Cinquanta, per la produzione di energia elettrica, si formò un lago che, grazie all’istituzione di una ‘Oasi di protezione della fauna’, ha favorito la presenza di numerose specie di uccelli, alcune a rischio di estinzione. Successivamente la protezione fu estesa ad alcune zone limitrofe intorno al ‘Lago di Nazzano’ e fu istituita la ‘Riserva Naturale Tevere-Farfa’, prima riserva naturale regionale d’Italia. Oggi la Riserva è un’importante ‘area di interesse regionale’ che comprende anche il tratto finale del fiume Farfa, fino alla foce, e la Riserva Monte Soratte ed include i comuni di Fara in Sabina, Castelnuovo di Farfa, Nazzano, Torrita Tiberina e Montopoli di Sabina. La Riserva offre tante opportunità di vivere un’esperienza in natura a contatto con il fiume, scegliendo tra varie esperienze adatte ad adulti e bambini. Una passeggiata a piedi lungo i sentieri natura, attrezzati con i capanni di osservazione, permette di immergersi in un habitat affascinante e scoprire le diverse specie vegetali e animali presenti. L’escursione sul fiume, con i battelli ‘Airone’ e ‘Martin Pescatore’, è un modo coinvolgente per ammirare il paesaggio e conoscere gli angoli più belli del parco. La visita al Museo del Fiume, nel centro storico di Nazzano, è un utile approfondimento su tutti gli aspetti dell’ecosistema fluviale grazie ad un percorso espositivo multimediale e immersivo, oltre ad incontri, laboratori ed iniziative programmate durante il corso dell’anno